LA SINDROME DEL BURN-OUT:
OPERATORI SANITARI SOTTO STRESS
Come riconoscere i sintomi e gestire le proprie risorse
10 Marzo 2012
MILANO
Edi.Ermes, Viale Enrico Forlanini 65
Codice FSBO
Docente: Ferdinando Pellegrino, psichiatra, psicoterapeuta, Salerno
Durata del corso: un giorno, per un totale di 8 ore
Crediti ECM: 8 crediti ECM per tutti gli operatori sanitari
Destinatari del corso: tutti gli operatori sanitari
Numero max partecipanti: 30
Iscrizioni: Edi.Ermes, Viale Enrico Forlanini, 65,- 20134 Milano
Tel.: 02.70211274 Fax: 02.70211283; E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Quota di iscrizione: 180 € (iva inclusa); sconto del 20% per gruppi di 4.. La quota comprende: materiale didattico, valigetta o zainetto portadocumenti, attestato di partecipazione ed eventuali crediti ECM, coffee break.
Medici, fisioterapisti, infermieri, psicologi, assistenti sociali… rientrano tra le categorie particolarmente esposte a condizioni di logorio professionale come la sindrome del burn-out poiché si tratta di professioni d’aiuto in cui il carico emotivo dell’attività professionale
appare più rilevante rispetto ad altre.
Dal punto di vista descrittivo il burn-out può essere definito un processo inefficace di adattamento a uno stress individuale eccessivo, una condizione di disadattamento, un processo nel quale un professionista precedentemente impegnato, si disimpegna dal proprio lavoro in risposta allo stress e alla tensione sperimentati sul lavoro e caratterizzato da esaurimento emotivo, depersonalizzazione, ridotta realizzazione personale.
Dal punto di vista clinico i sintomi del burn-out sono molteplici, richiamano i disturbi dello spettro ansioso-depressivo, con frequente espressività somatica (disturbi funzionali o somatizzazioni) e con l‘assunzione di stili di vita disfunzionali (eccessivo fumo di sigarette, abuso di alcolici, gambling...) ed è comunque forte la correlazione sintomatologia con condizioni di distress. L’importanza di questa premessa è molto rilevante in Sanità se si considera l’interesse attuale per fenomeni come il burn-out direttamente correlati a condizioni di stress lavorativo con conseguenze negative che possono essere causa di
• errore professionale, infortunio lavorativo
• difficoltà nel rapporto con il paziente, con minore empatia e sensibilità
• tensione, ansia e depressione dell’operatore.
Da qui la necessità di realizzare adeguati programmi di prevenzione del burn-out attraverso strategie ben precise mirate alla formazione degli operatori e all’organizzazione del lavoro e ad una sempre migliore e più qualificata gestione delle risorse umane.
Prioritario in tal senso un percorso formativo che favorisca una crescita culturale per raggiungere un buon grado di competenza professionale caratterizzata da consapevolezza e padronanza di sé, acquisizione di profonda spinta motivazionale e capacità di empatia.
Il cambiamento di prospettiva è determinante e radicale; oggi si parte dal presupposto che la mente umana, nei suoi aspetti cognitivi ed emotivi, possiede le energie sufficienti per creare le condizioni che favoriscono la crescita di personalità mature ed efficaci, con confini ben strutturati e un Io consapevole e forte.
Attraverso percorsi formativi ben definiti – il fitness cognitivo-emotivo – è possibile favorire l’implementazione delle potenzialità della mente nei suoi aspetti emotivi e razionali. Ciò consente di essere soddisfatti del presente, di rafforzare la propria autostima e di imparare a essere Response able, di saper agire con precisione e ferrmezza nel preciso momento in cui occorre agire. L’autoefficacia personale esprime la grande potenzialità della mente umana – nei suoi aspetti cognitivi ed emotivi – di rappresentare se stessa in modo coerente, in un dinamismo continuo e positivo, in grado di rendere l’individuo resiliente e capace di progettare con forza il proprio futuro. Tali problematiche hanno inoltre acquisito negli ultimi anni una particolare rilevanza in quanto – con il D.Lgs 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – tra gli obblighi a carico del datore di lavoro rientra la valutazione e la prevenzione dello stress lavoro-correlato.
Obiettivi:
• Favorire il riconoscimento e la gestione delle situazioni di demotivazione e logorio professionale, come la sindrome del burn-out
• Promuovere una migliore gestione delle risorse umane
Metodo di insegnamento -Esperienza di piccoli gruppi che focalizzano il lavoro sulle emozioni dirette dell’operatore nel contesto della relazione con il paziente. Il gruppo favorisce la costruzione di un contesto di apprendimento esperienziale, in cui ciascun partecipante potrà approfondire la conoscenza del proprio stile relazionale ed essere aiutato a identificare le modalità più idonee per gestire le emozioni all’interno del proprio contesto lavorativo e di rafforzare il vissuto di autoefficacia percepita.
Programma - ore 9.00-18.00
• Presupposti per l’efficacia umana e professionale
• Stress e adattamento
• La sindrome del burn-out
• Lo stress lavorativo come malattia professionale
• Rischio psicosociale e tutela della salute nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008)
• Le conseguenze negative dello stress (distress)
• Lo stress come linfa vitale (eustress)
• Personalità e salute
• Fattori di vulnerabilità allo stress
• Motivazione interiore e strategie di adattamento: la resilienza
• Addestramento all’autonomia personale
• La competenza come conoscenza
• Le abilità emotive
• Le abilità cognitive
• La gestione della complessità
• Autostima, autoefficacia e reponsonse ability
• Il fitness cognitivo-emotivo