Non ho tempo per...
Come logora curare:
operatori sanitari sotto stress
CORSO FAD
Online dal 18/06/2016 al 31/12/2016
Codice Evento: 162614
Crediti ECM: 18
Ore di formazione: 12
Tutor online
Target: tutte le professioni sanitarie, inclusi medici del lavoro
Costo: € 42,70 (iva inclusa)
Iscriviti
Per info:
Segreteria ECM: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Responsabile Scientifico
Ferdinando Pellegrino
Psichiatra ASL di, Salerno
Docenti
Ferdinando Pellegrino
Psichiatra ASL di Salerno
Gianfranco Del Buono
Psichiatra, Dipartimento di Salute Mentale ASL SA1
Simona Novi
Psicologa, Psicoterapeuta - Centro Studi Psicosoma, Salerno
Tutor
Ferdinando Pellegrino
Psichiatra ASL di Salerno
Razionale
Stress, tempo e benessere fanno parte del lessico quotidiano. “Non ho tempo, non c’è tempo, è tardi per tornare indietro” esprimono una preoccupazione crescente per la ricerca del tempo perduto perché incalzati dall’agire quotidiano.
La dimensione del tempo sembra, oggi, aver conquistato una padronanza vitale nell’economia dell’individuo, rispetto al passato i ritmi della vita sono accelerati ed ogni istante sembra aver acquisito un valore unico.
E-mail in tempo reale, sms, impegni incalzanti costituiscono un ingranaggio che lascia margini ristretti – ristrettissimi - di discrezionalità; si ha quasi l’impressione che l’individuo debba vivere in schemi precostituiti – labirinto – da cui non ha alcuna possibilità di svincolarsi.
Non c’è tempo per riflettere, per dare risposte a sé stessi e alle proprie ambizioni, per ritrovare la giusta dimensione del tempo, di quel tempo caro ai nostri nonni, quel tempo necessario per crescere e per maturare.
In tutto questo l’essere medici implica un onere in più, quello della responsabilità connessa al proprio lavoro che mal si concilia con situazioni personali di tensione e di stress che possono incidere negativamente sull’efficacia professionale e, di riflesso, sulla qualità dei processi assistenziali.
D’altro canto non è solo un problema di carattere personale poiché i contesti operativi della Sanità – pubblici e privati – sono stati profondamente modificati: personale sempre più ridotto, strutture fatiscenti, sovraccarico lavorativo, turni non proporzionati alle risorse disponibili, pianificazione caotica delle attività, spesso specchio di strutture sanitarie malgestite e di un management sempre meno attento alla gestione ottimale delle risorse umane.
In tali situazioni si evidenziano forme più o meno manifeste di logorio professionale come la sindrome del burn-out, epilogo di vicende personali e professionali che determinano nel tempo una condizione cronica di disadattamento.
Lo stress diventa così fonte di disagio e sofferenza, piuttosto che espressione di entusiasmo e vitalità.
Problematiche personali si intrecciano inevitabilmente con quelle lavorative dando luogo a condizioni disadattive che contrastano con l’esigenza di assicurare la massima efficacia professionale, garanzia della sicurezza e della qualità dei servizi sanitari.
Come si colloca, quindi, l’individuo rispetto a sé stesso e al mondo del lavoro? Di quali strumenti dispone per gestire la complessità delle problematiche che gli si presentano? Come deve implementare le proprie competenze professionali? Come può far fronte e gestire al meglio le tensioni quotidiane? Può riappropriarsi di una dimensione temporale più ampia, meno affannosa, più rispettosa del proprio benessere?
Esiste un’ampia letteratura sull’argomento e, dal punto di vista psicologico, i vari approcci evidenziano le diverse sfaccettature del problema: autostima, intelligenza emotiva, talento, autoefficacia percepita, leadership, managerialità, creatività, pensiero laterale, ottimismo.
Tutti convergono, tuttavia, sulla necessità di accrescere le potenzialità della mente, nei suoi aspetti emotivi e cognitivi, per favorire lo sviluppo di una personalità matura in grado di sostenere processi adattivi funzionali.
Fino a poco tempo fa, la psichiatria si è preoccupata di correre ai ripari, di intervenire in situazioni di malattia raggiungendo obiettivi considerati utopici.
Oggi l’interesse è rivolto alla prevenzione e allo sviluppo di quei fattori che rendono l’individuo più competente, più capace di affrontare efficacemente i problemi della vita e, soprattutto, più proattivo e proiettato al futuro, con un profilo di personalità sano ed equilibrato – resiliente - condizione necessaria per migliorare la qualità della vita.
Programma
Introduzione
1 -STRESS E ADATTAMENTO: LE RISORSE UMANE
Il punto di partenza
Stress e adattamento
Conseguenze dello stress lavorativo in sanità
2 - LA SINDROME DEL BURN-OUT
Dinamiche psicologiche e lavorative del burn-out
Il rischio psicosociale: il burn-out come malattia professionale
3 - STRESS E BEN-ESSERE
La psicologia del positivo e le potenzialità umane
Motivazione interiore e crescita personale
Autonomia personale e competenza
Autostima e crescita personale
Imparare a pensare
Fermarsi un attimo: il punto di partenza
4 - IL FITNESS COGNITIVO-EMOTIVO
Le abilità cognitive
Le abilità intuitive
Le abilità emotive
La memoria
Una visione d’insieme
Le funzioni della mente a confronto con la realtà
5 - ASPETTI PRATICI DELLA VITA PROFESSIONALE
La gestione dei conflitti
La burocrazia
La gestione del tempo
La gestione della complessità
6 - GUIDA ALLA LETTURA: BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
Edward de Bono, Semplicità, Sperling & Kupfer Editori, Milano 2000
Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva, BUR, Milano 1999
Thomas H. Davenport, Il mestiere di pensare, ETAS, Milano, 2006
Ferdinando Pellegrino, Essere o non essere leader, Positive Press, Verona, 2012
Bruno S. Frey, Non solo per denaro, Bruno Mondadori, Milano 2005
Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Bompiani, 1949
7 – CORRELATI ANATOMO FISIOLOGICI DELLO STRESS
8 – DISTORSIONI COGNITIVE, MULTITASKING E TECNOSTRESS