stress tempo e benessere

NON HO TEMPO PER …
stress e ben-essere


30 gennaio 2015
ore 19.00-21.00


San Severino Park Hotel
Mercato San Severino (SA)


Interverranno:
Gianfranco Del Buono, Ferdinando Pellegrino, Dario Rago

E' previsto un attestato di partecipazione

Per info:
Ferdinando Pellegrino
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cell.  360524930

- partecipazione gratuita, prenotazione non richiesta -


Incalzati dal tempo non si riflette abbastanza  sulle problematiche lavorative e sul riflesso che hanno nell’economia psichica dell’individuo, il quale deve fungere da modulatore di istanze spesso contraddittorie e difficili da gestire.
Stress, tempo e benessere fanno parte del lessico quotidiano: “non ho tempo, non c’è tempo, è tardi per tornare indietro” esprimono una preoccupazione crescente per la ricerca del tempo perduto perché incalzati dall’agire quotidiano.
La dimensione del tempo sembra, oggi, aver conquistato una padronanza vitale nell’economia dell’individuo, rispetto al passato i ritmi della vita sono accelerati ed ogni istante sembra aver acquisito un valore unico.
E-mail in tempo reale, sms, impegni incalzanti costituiscono un ingranaggio che lascia margini ristretti – ristrettissimi - di discrezionalità; si ha quasi l’impressione che l’individuo debba vivere in schemi precostituiti – labirinto – da cui non ha alcuna possibilità di svincolarsi.
Non c’è tempo per riflettere, per dare risposte a se stessi e alle proprie ambizioni, per ritrovare la giusta dimensione del tempo, quel tempo necessario per crescere e per maturare.
In tali situazioni si evidenziano in molti contesti forme più o meno manifeste di logorio psichico, epilogo di vicende personali e professionali che determinano nel tempo una condizione cronica di disadattamento.
Lo stress diventa così fonte di disagio e sofferenza, piuttosto che espressione di entusiasmo e vitalità.
Il seminario nell’affrontare tali problematiche focalizza l’attenzione sulle risorse individuali di adattamento, proponendo il fitness cognitivo-emotivo quale modello di prevenzione del disagio, ma anche di promozione del ben-essere individuale