La volontà è un muscolo mentale?
Incoerenza sincronica
Mi piace X.
Mi piace anche Y.
So che per me X è la scelta migliore, la più giusta.
Ma, al momento di decidere, opto per Y. Perché?
Quanto siamo liberi nelle nostre scelte?
Perché ci capita di scegliere e di fare cose che non desideriamo fare?
Perché non riusciamo a dirigere la nostra volontà?
Perché non riusciamo a portare avanti i nostri progetti?
Non vi è un’unica risposta, ma la buona volontà non c’entra e non è un muscolo che si può tenere in allenamento.
Non è questione di volontà, farcela o non farcela, resistere o non resistere, impegnarsi o non impegnarsi.
Le scelte certamente sono espressione della personalità, del modo di essere di una persona.
Alcune riflessioni devono spingerci ad approfondire questo argomento:
• le emozioni nascono improvvisamente ed hanno un carattere temporaneo. Se non sappiamo riconoscere e gestire le emozioni possiamo fare delle scelte non appropriate ed affrettate;
• la dimensione del tempo può ingannarci; nel momento delle scelte l’orizzonte temporale deve essere ampio, il restringimento di tale orizzonte condiziona le scelte a favore di opzioni di breve durata, a danno di progetti a lungo termine;
• occorre essere in guardia rispetto al modo di pensare; alcune cognizioni possono essere distorte con inevitabili conseguenze sul piano comportamentale;
• i comportamenti delle persone variano enormemente da una situazione all’altra; ogni situazione è diversa dall’altra. Per tali motivi occorre saper essere sempre presenti a se stessi, forti del passato, ma proiettati al futuro;
• né la personalità né la situazione determinano le scelte personali, ma la loro interazione;
• la presa di coscienza della propria debolezza può indebolire ancora di più;
• l’urgenza particolare delle emozioni induce una preferenza per l’azione immediata rispetto all’azione differita, il che causa un cortocircuito nella raccolta di informazioni. Quando possibile è bene evitare di prendere decisioni quando si è in crisi, l’urgenza non aiuta a decidere bene.
Per approfondire:
• Elster J, La volontà debole, Il Mulino, 2008