L'IMPOTENZA

Vi è sempre grande interesse per la sessualità maschile perché, diversamente da altre funzioni dell’organismo, appare fortemente condizionata dalle caratteristiche di personalità di ogni soggetto e dalla sua capacità di entrare in relazione con l’altro sesso. Come mai in ogni altro campo dell’esperire umano la sessualità è la risultante di numerose e complesse variabili interdipendenti e 

l'impotenzatalvolta di difficile definizione. Ne consegue l’estrema vulnerabilità della sessualità maschile che oggi può ritenersi in crisi anche per la ridefinizione del ruolo femminile improntato ad una maggiore aggressività e determinatezza nei confronti dell’uomo e la possibilità che ha lo stress di più diversa natura di influenzarla negativamente nei diversi momenti della vita.
Tali considerazioni spiegano la notevole incidenza dei disturbi della sessualità come il MED (Male Erectile Disorder) o Disturbo maschile dell’erezione (disfunzione erettile o impotenza) motivo di frequente consultazione del medico, in tutte le età della vita.
La caratteristica principale del disturbo è, secondo il DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), la persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata erezione con conseguente disagio per il soggetto per il quale le difficoltà relazionali e di approccio sessuale risultano compromesse.
L’impotenza può essere caratterizzata dalla incapacità di avere un’erezione prima del rapporto, o dalla perdita della tumescenza nel momento della penetrazione o nel corso del rapporto sessuale; è frequentemente presente un’ansia sessuale, il timore di poter fallire o di non riuscire a dare un’adeguata prestazione sessuale. Ciò comporta una riduzione della sensazione di eccitazione sessuale o di piacere e una difficoltà di approccio – la sensazione di non essere in grado di avere rapporti sessuali - che in molti casi può essere all’origine di matrimoni non consumati, di sterilità, o di una vita sessuale estremamente povera.
Per alcuni soggetti il disturbo è permanente in quanto non sono mai stati in grado di ottenere un’erezione sufficiente per il coito, per altri il disturbo compare dopo un’attività sessuale pressoché normale (MED acquisito). Il disturbo può essere generalizzato se il soggetto non è in grado di avere rapporti con nessuna donna, o situazionale se l’impotenza appare in determinate circostanze o solo con alcune donne.
Per la diagnosi differenziale il primo problema da affrontare è quello di escludere una eziologia organica o derivante dall’uso di sostanze medicamentose o d’abuso.
Un soggetto che ha erezioni spontanee notturne o mattutine, o previa stimolazione sessuale, o che riesce ad avere un normale rapporto con partner diversi da quello solito o che ha valide erezioni durante la masturbazione deve orientare il clinico verso cause psicologiche; in molte circostanze i fattori chiamati in causa sono molteplici (MED dovuto a fattori combinati) e tutti da prendere in considerazione, è il caso del diabetico iperteso con problematiche psicologiche.
Al MED si associano frequentemente altri disturbi della sessualità come il Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo, il Disturbo dell’orgasmo maschile e l’eiaculazione precoce o, nel contesto di disturbi psichiatrici come la depressione maggiore, il disturbo ossessivo-compulsivo o altri quadri psicopatologici.
Infatti, tutti i disturbi psichiatrici possono comportare modificazioni della psicosessualità tanto da poter affermare che le modificazioni del desiderio e dell’efficienza sessuale sono spesso un indicatore precoce di un quadro psicopatologico sub-clinico. Considerando, ad esempio, i disturbi dell’umore, si evidenzia come in tutte le condizioni depressive si possono verificare disturbi della sessualità che trovano origine in una comune modificazione neurotrasmettitoriale e recettoriale a livello cerebrale. In tale ambito l’inibizione del desiderio sessuale è uno dei primi sintomi ad apparire ed uno degli ultimi a scomparire una volta risolto lo stato depressivo, considerando peraltro che gli stessi antidepressivi possono interferire con la sessualità.
Per tali motivi si ritiene opportuno non sottovalutare l’ipotesi che il MED possa celare un disturbo depressivo o altri quadri psicopatologici che richiedono trattamenti specifici.
Saltuari problemi di erezione, non persistenti o ricorrenti e che non comportano nessuna compromissione della funzionalità individuale e relazionale del soggetto, non sono da considerare patologici, ma possono essere associati a particolari circostanze o periodi della vita.
La valutazione complessiva del MED appare pertanto articolata e multidisciplinare e richiede l’intervento di specifiche figure professionali; quando viene formulata una diagnosi precisa e vengono compresi l’importanza dei vari fattori eziologici l’intervento deve mirare ad intervenire sui singoli fattori, favorendo tuttavia l’invio del paziente a specialisti del settore. Ciò perché il MED interessa l’intera sfera della personalità del soggetto e l’intervento deve essere globale e non parcellare, mirato alla identificazione e risoluzione delle problematiche psicologiche individuali e relazionali del soggetto.
Occorre pertanto rivolgersi a Centri specializzati in terapia della sessualità, con possibilità di interventi sia a livello individuale che di coppia ed è ad essi che bisogna rivolgersi quando il disturbo tende ad essere persistente e ricorrente e a compromettere la funzionalità del soggetto.