SINDROME DA SCONTI

ROMA - 'Eterodiretti' e inconsapevoli ci muoviamo tra gli scaffali del supermercato alla ricerca del prodotto in sconto: a guidarci non è più la lista della spesa scritta prima di uscire e quindi la nostra capacità decisionale, ma le offerte che si moltiplicano, spesso proponendo lo sconto sull'acquisto di una quantità di prodotto superiore a quella necessaria. E quando la "sindrome da sconti" ci contagia

sindrome da sconti finiamo per spendere più di quanto avremmo fatto con una spesa ragionata e portiamo a casa prodotti che non ci servono. Il fenomeno, che è quasi una compulsione allo sconto, può essere accentuato dalle paure e dal clima di incertezza della crisi economica, spiega lo psichiatra Ferdinando Pellegrino dirigente medico del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Salerno.
Intervistato dall'ANSA, lo psicoterapeuta afferma: "ci sono persone che girano per i supermercati a caccia di sconti, comprano solo la merce scontata, la loro è quasi una compulsione allo sconto". Si tratta di un rituale che sta diventando invalso: "ci si sposta in diversi supermarket alla ricerca dell'offerta nell'uno e nell'altro", dichiara Pellegrino. La scena la conosciamo ormai tutti: si va al supermercato credendo di avere le idee precise su cosa comprare, ma una volta "dentro", la nostra capacità decisionale deraglia e allora succede che vediamo il nostro dentifricio preferito in superofferta e, pur avendone a casa già svariati tubetti ancora integri (magari 'bottino' di una precedente offerta) non possiamo fare a meno di comprarne un altro, anche se poi il dentifricio ci durerà mesi e mesi, col rischio di 'annoiarci' e far insorgere il desiderio di cambiare marca o tipo. Una cosa è certa, avremo speso più del dovuto perché l'acquisto del dentifricio non era previsto avendone in casa già troppo, e avremo dunque comprato un prodotto inutile che supera la nostra capacità di consumo.
"La psicologia del consumatore è ben studiata dalle aziende - spiega lo psichiatra - e i centri commerciali sono diventati un luogo di ritrovo ove trascorrere anche l'intera domenica". Viene tutto pianificato da esperti e il consumatore si ritrova 'ingabbiato' in un percorso predeterminato ove la sua libertà di scelta è sicuramente condizionata da ciò che gli viene proposto. "Spesso gli sconti servono ad attrarre il consumatore - spiega Pellegrino - che si ritrova ad acquistare anche ciò che non serve o quantitativi superiori di merce in rapporto alle proprie esigenze". Le persone più inclini a cadere in questa sorta di compulsione sono quelle più fragili e vulnerabili, spiega Pellegrino. "Per orientare le scelte bisogna avere le idee chiare, ed avere il senso di ciò che si spende; nella misura in cui vado alla ricerca esclusivamente di ciò che mi occorre sarò meno influenzabile e non mi lascerò condizionare". Quindi, consiglia Pellegrino, "non fidarsi delle offerte sempre e comunque, individuare i prodotti che si utilizzano correntemente e fidarsi solo quando il loro prezzo è realmente scontato".

 

ANSA, 6 Settembre 2011:- ANSA - Salute & Benessere - Mente dirottata da "sindrome da sconti"
Ferdinando Pellegrino - Psichiatra, Psicoterapeuta