STRESS LAVORO CORRELATO

La valorizzazione delle risorse umane quale fattore protettivo rispetto allo stress lavorativo: il ruolo dello sviluppo delle competenze psicologiche/trasversali individuali nel miglioramento delle prestazioni lavorative e della soddisfazione e motivazione professionale. Nel corso del recente 

Stress lavoro correlato workshop Forum dedicato alla Safety e alla Security sul posto di lavoro svoltosi a Gubbio il 9 e il 10 marzo, che ha visto la partecipazione dei responsabili della sicurezza di un numero elevato di aziende fra le più importanti nel panorama nazionale, grande interesse ha suscitato l’argomento della promozione della salute e del benessere dei dipendenti e della loro tutela rispetto al fenomeno dello stress lavoro correlato.
Il Dott. Luca Baldi ha aperto il workshop dedicato illustrando il razionale alla base della necessità e dell’opportunità di parlare di benessere all’interno delle aziende e portando le evidenze dello stretto legame esistente fra salute e benessere dei dipendenti e sicurezza sul luogo di lavoro.
È stato inoltre discusso come le disfunzionalità organizzative possano avere un notevole impatto sull’ambiente e sul contesto lavorativo e sul clima aziendale, esponendo il dipendente all’aumento del rischio di sviluppare patologie psichiche (ansia, depressione, somatizzazioni) e fisiche (malattie cardiovascolari, obesità e neoplasie) e comportamenti disfunzionali (assenteismo, presenteismo, conflittualità, impulsività), con potenziali ricadute sulla sicurezza generale in termini di aumento del numero di errori e di infortuni.
In specifico, sono state trattate le seguenti argomentazioni:
- presentazione dei dati dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute del lavoro sulla situazione attuale nelle aziende, con evidenza di elevati livelli di stress, ansia e somatizzazioni
- centralità del ruolo dell’azienda nell’individuare le aree e le situazioni di rischio  e nell’applicare strategie di prevenzione e controllo per preservare la salute, il benessere e la produttività della forza lavoro
- condivisione di alcuni esempi di politiche interne e programmi aziendali mirati alla promozione e al mantenimento del benessere fisico, psichico e sociale dei dipendenti, agendo sulle leve del movimento, della corretta alimentazione e dell’approccio positivo alla vita
- discussione dei principali benefici derivanti da un approccio proattivo dell’azienda, sia per il singolo dipendente (miglioramento della salute e della qualità di vita, riduzione di ansia e depressione, migliore gestione dello stress e del work-life balance, miglioramento del clima aziendale) che per l’azienda in toto (riduzione di assenteismo e presenteismo, aumento della produttività, miglioramento dei processi di recruitment e retention e assoluzione dell’obbligo di legge in materia)
- caratterizzazione del concetto di “nice company to work for” quale azienda fortemente orientata a migliorare la salute e lo stile di vita dei dipendenti lavorando per il comune benessere.
A seguire il Dott. Ferdinando Pellegrino è entrato nel vivo dell’argomento del workshop focalizzandosi inizialmente sugli aspetti psicopatologici, sociali, comportamentali e legali dello stress lavoro correlato e delineando in seguito il ruolo cruciale delle aziende nell’introduzione di strategie organizzative in grado in primis di individuare la problematica con adeguati strumenti di indagine (test mirati) e in seguito di programmare dei percorsi finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione di quelle competenze psicologiche trasversali individuali che fungono da fattore protettivo rispetto allo sviluppo di condizioni di disagio o patologiche, con la finalità di migliorare la motivazione e la soddisfazione professionale e di aumentare l’efficacia delle prestazioni lavorative.
In specifico, sono state trattate le seguenti argomentazioni:
- stress e adattamento: concetti generali, focalizzando l’attenzione sugli aspetti negativi (distress) e positivi (eustress) dello stress
- stress lavorativo come malattia professionale (aspetti clinici e legali)
- principali cause di stress lavorativo: burocrazia; gestione inadeguata dei conflitti, sovraccarico di lavoro e complessità
- principali conseguenze dello stress lavorativo: compromissione delle prestazioni lavorative e professionali; conflittualità e impulsività, riduzione della motivazione e della soddisfazione professionali; calo dell'efficacia personale e relazionale; sviluppo di patologie psichiche (ansia, depressione, somatizzazioni) e di stili di vita disfunzionali (alcolismo, fumo di sigaretta, gioco d’azzardo)
- valorizzazione delle risorse umane come fattore protettivo rispetto allo stress lavorativo
- motivazione interiore e strategie di adattamento: la resilienza. Si introduce il concetto della proattività, ovvero della spinta interiore verso l’autonomia personale e l’efficacia professionale
- il fitness cognitivo-emotivo: di quali strumenti disponiamo? Quali sono le risorse psicologiche a cui attingere?
le abilità emotive
le abilità cognitive
le abilità relazionali
l’intelligenza intuitiva e creativa
il cervello sociale
autostima, autoefficacia e reponsonse ability
- il ben essere in azienda:
miglioramento della motivazione e soddisfazione professionale
aumento dell'efficacia delle prestazioni lavorative e professionali.